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Siena, 3 maggio 2001

 

Signor Presidente,

Non me ne voglia se oso interporre i miei buoni uffici per una causa che reputo degna di urgente attenzione. Non fa parte, certamente, del mio ministero di vescovo, ma segue la via dell’amicizia.
Si tratta della salvezza del “Lupo italiano”. Da anni il Dr. Mario Messi, benemerito iniziatore di un allevamento riconosciuto dal Ministero delle Risorse Agricole e Forestali e dal Dipartimento della Protezione Civile, sta combattendo fino al limite materiale delle sue possibilità.

Tutti riconoscono l’eccezionalità del risultato e parlano di un vero “primato Italiano”, ma concretamente non si è giunti ad un sostegno regolare ed efficace. Il Senato aveva approvato all’unanimità una legge ad hoc il 29.9.98. Non è mai passata alla Camera. Ora si invoca un Decreto Legge che in questo periodo, si dice, vengono riservati solo a casi di necessità.
Oggettivamente la necessità esiste e la Finanziaria ha già previsto un contributo per i prossimi tre anni.

Non mancano Parlamentari che se ne occupano, ma forse manca un input decisivo. E’ proprio questo che viene richiesto a Lei, Signor Presidente. La causa è veramente buona e i Suoi collaboratori possono fornirLe una documentazione adeguata. Io mi sono limitato ad un semplice cenno, convinto da una conoscenza che risale agli anni del mio servizio come Ordinario militare.
Spero anch’io che sia possibile un rimedio in extremis. E colgo l’occasione per rinnovarLe i miei sentimenti di stima e devozione, professandomi

 


 

On. Prof.
Carlo Azeglio CIAMPI
Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale
00100 ROMA

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