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Lupo italiano mancano i finanziamenti



«Rischiamo di vedere cancellato il lavoro di anni, solo perché manca un ultimo parere di una commissione parlamentare che aprirebbe la strada alle risorse già inserite nella precedenti leggi Finanziarie».

Mario Messi, presidente dell'Ente tutela del lupo italiano, non vuole gettare la spugna «anche se la situazione della nostra organizzazione, con il passare dei giorni si fa sempre più drammatica».

All'allevamento di Cumiana, dove sono ospitati i lupi italiani primi di essere "affidati" («il nostro disciplinare vieta la vendita di questo animale», precisa Messi), fanno ormai da anni riferimento gli uomini del Corpo Forestale dello Stato: «E' diventato in pratica l'animale in dotazione ai forestali italiani aggiunge Messi - che l'hanno scelto per le sue doti straordinarie di resistenza e adattabilità ai diversi ambienti in cui opera». 

Durante l'ultimo Salone della Montagna, intorno al lupo italiano si è creato un ulteriore consenso con la raccolta di migliaia di firme da parte di chi vorrebbe questo animale mascotte per i giochi olimpici invernali di Torino 2006. Testimonial del lupo sono stati la campionessa di sci fondo (anche lei appartenente al Corpo forestale dello Stato) Stefania Belmondo, e il capitano dei carabinieri «Ultimo».

Conclude Messi:
«Se il Parlamento non varerà il provvedimento attuativo della Finanziaria, allora per il lupo italiano si annunciano giorni difficilissimi. 
A chi ci chiede di iniziare la vendita di questo animale, continuiamo a rispondere che il lupo italiano può essere dato solo in affidamento, una garanzia questa che evita qualsiasi tipo di speculazione. Forse, per questo, troviamo tanti ostacoli nei palazzi romani».

 

(Fonte: La Stampa 27/11/'99)

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